Fraternità di San Lorenzo

La Fraternità di san Lorenzo è una piccola comunità di vita consacrata che si collega alla grande tradizione monastica
La Fraternità
La Fraternità di san Lorenzo è una piccola comunità di vita consacrata che si collega alla grande tradizione monastica.
“In un mondo sempre più secolarizzato e materialista la Fraternità vuole essere un piccolo segno che vive e testimonia la presenza del Signore nella realtà concreta della Chiesa locale, a Pomaio in particolare, ma anche in altri luoghi che la bontà del Signore potrà indicare” (dalla regola della Fraternità).
La storia della Fraternità affonda le sue radici nel lavoro educativo di un sacerdote aretino, don Sergio Carapelli, che dal 1967 per più di trenta anni ha permesso a centinaia e centinaia di giovani di ascoltare l’annuncio del Vangelo, portando molti di loro, in diocesi e fuori, in forme a volte molto diverse, a impegnare la propria vita per il Regno di Dio.
In questo cammino educativo, accanto al lavoro settimanale ritenuto sempre il più importante (incontri sul Vangelo e di approfondimento culturale, preghiera, impegni di carità e solidarietà) ci sono state altre esperienze formative: periodi comunitari in montagna, partecipazione agli incontri di Taizé, settimane di lavoro e preghiera negli eremi di Spello, vicinanza attiva alla comunità di Nomadelfia, campi di lavoro, viaggi per conoscere realtà diverse dalla nostra.
Nell’estate 1974 cominciano i lavori di restauro di Pomaio, piccola parrocchia affidata a don Sergio già da alcuni anni. L’ambiente, interno ed esterno, dopo anni di totale incuria, era ridotto quasi ad un rudere. Il lavoro ogni anno, durante le vacanze era anche un fatto educativo: crescevano le pulizie, le sistemazioni, ma cresceva anche il senso e il gusto del vivere comunitario, da cristiani. Pomaio diventa per molti giovani un luogo di preghiera, di riflessione, di amicizia fraterna.
Dal 1982 Pomaio vede la presenza stabile della Fraternità di san Lorenzo. Fin dall’inizio alcuni elementi sono colti come essenziali e fondanti della nostra sequela a Gesù: l’essere parte viva della Chiesa locale, vivere la ricerca di Dio nel quotidiano, costruire ogni giorno la vita fraterna come segno della presenza dell’Amore nel mondo, restare fedeli alla Parola rivelata ai piccoli e agli umili di cuore.
“La Fraternità è il segno e la garanzia della stabilità della donazione e degli impegni che vengono assunti di fronte a Dio e alla Chiesa nella tradizione della vita religiosa: castità, povertà, obbedienza. La coscienza di questo dono e mistero si fa umiltà e preghiera” (dalla regola della Fraternità).“In un mondo sempre più secolarizzato e materialista la Fraternità vuole essere un piccolo segno che vive e testimonia la presenza del Signore nella realtà concreta della Chiesa locale, a Pomaio in particolare, ma anche in altri luoghi che la bontà del Signore potrà indicare” (dalla regola della Fraternità).
La storia della Fraternità affonda le sue radici nel lavoro educativo di un sacerdote aretino, don Sergio Carapelli, che dal 1967 per più di trenta anni ha permesso a centinaia e centinaia di giovani di ascoltare l’annuncio del Vangelo, portando molti di loro, in diocesi e fuori, in forme a volte molto diverse, a impegnare la propria vita per il Regno di Dio.
In questo cammino educativo, accanto al lavoro settimanale ritenuto sempre il più importante (incontri sul Vangelo e di approfondimento culturale, preghiera, impegni di carità e solidarietà) ci sono state altre esperienze formative: periodi comunitari in montagna, partecipazione agli incontri di Taizé, settimane di lavoro e preghiera negli eremi di Spello, vicinanza attiva alla comunità di Nomadelfia, campi di lavoro, viaggi per conoscere realtà diverse dalla nostra.
Nell’estate 1974 cominciano i lavori di restauro di Pomaio, piccola parrocchia affidata a don Sergio già da alcuni anni. L’ambiente, interno ed esterno, dopo anni di totale incuria, era ridotto quasi ad un rudere. Il lavoro ogni anno, durante le vacanze era anche un fatto educativo: crescevano le pulizie, le sistemazioni, ma cresceva anche il senso e il gusto del vivere comunitario, da cristiani. Pomaio diventa per molti giovani un luogo di preghiera, di riflessione, di amicizia fraterna.
Dal 1982 Pomaio vede la presenza stabile della Fraternità di san Lorenzo. Fin dall’inizio alcuni elementi sono colti come essenziali e fondanti della nostra sequela a Gesù: l’essere parte viva della Chiesa locale, vivere la ricerca di Dio nel quotidiano, costruire ogni giorno la vita fraterna come segno della presenza dell’Amore nel mondo, restare fedeli alla Parola rivelata ai piccoli e agli umili di cuore.
Nel 1992 una prima tappa importante: la Fraternità viene ufficialmente riconosciuta dal vescovo diocesano mons. D’Ascenzi come associazione privata di fedeli.
Nel 2001 viene definitivamente approvata dal vescovo diocesano mons. Bassetti la regola della Fraternità.
Nel 2022 si costituisce a Pomaio, su ispirazione del vescovo diocesano mons. Fontana, l’associazione pubblica di fedeli “San Lorenzo a Pomaio” di cui fanno parte la Fraternità stessa insieme a famiglie e persone singole appartenenti alla Comunità di san Lorenzo.Nel 2001 viene definitivamente approvata dal vescovo diocesano mons. Bassetti la regola della Fraternità.
La Fraternità ricorda con amore e gratitudine sia don Sergio, il suo fondatore, morto il 22 ottobre 2023, uomo innamorato di Gesù e del Vangelo, che sorella Gabriella, morta il 26 gennaio 2018, appassionata studiosa della Parola, che ha trasmesso con amore per tutta la vita.

La Preghiera
“La Fraternità è chiamata alla preghiera comunitaria, unendosi alla lode che tutta la Chiesa incessantemente eleva al Padre, con Cristo, nello Spirito Santo…” (dalla regola della Fraternità). Essa la celebra nella Liturgia delle Ore, in modo particolare nelle Lodi mattutine e nel Vespro della sera. L’Eucarestia domenicale viene normalmente celebrata il sabato alle ore 18 (eccezion fatta in occasione dell’incontro biblico, quando la celebrazione eucaristica è la domenica stessa alle ore 12. Cfr. calendario dell’incontro biblico). “La Fraternità è chiamata alla preghiera personale. Ciascuno è invitato ad entrare nella propria stanza e pregare Dio nel segreto: ricordi che la SS. Trinità abita nel suo cuore… Ciascuno è chiamato a trasformare tutta la sua giornata in preghiera, a non dimenticare, cioè, che la preghiera è una vita davanti a Dio” (dalla regola della Fraternità).

Il Lavoro
“Il lavoro quotidiano ci rende capaci di provvedere a noi stessi in modo autonomo.
In esso siamo chiamati, provvidenzialmente, a collaborare all’azione creatrice di Dio e a portarla a compimento.
Nello stesso tempo, il lavoro ci accomuna alla fatica di tanti uomini, senza che ci tolga la libertà di una vita semplice” (dalla regola della Fraternità).

Lo Studio
“La Fraternità cura, accanto alla preghiera, lo studio.
Ne riconosce la necessità:
per poter seguire con l’intelligenza, oltre che con il cuore,
le difficoltà e i progressi della Chiesa e dell’umanità;
per essere di sostegno al cammino della Fraternità
e alla crescita di ognuno;
per essere pronta a rispondere a chiunque domandi
ragione della speranza che è in lei” (dalla regola della Fraternità).
per poter seguire con l’intelligenza, oltre che con il cuore,
le difficoltà e i progressi della Chiesa e dell’umanità;
per essere di sostegno al cammino della Fraternità
e alla crescita di ognuno;
per essere pronta a rispondere a chiunque domandi
ragione della speranza che è in lei” (dalla regola della Fraternità).

L' Ospitalità
La Fraternità di San Lorenzo accoglie, da aprile ad ottobre, chi voglia trascorrere qualche giorno nel silenzio, nella preghiera, nella riflessione, condividendo la preghiera liturgica e i pasti con la comunità. Durante il giorno, salvo imprevisti, la cappella e/o la chiesa è aperta per la preghiera personale.
Dal 2018 si è costituita un’associazione di volontariato (chiamata “Casa Alberigo e Maria”), creata per dare vita e gestire una realtà di accoglienza per minori a Montagnano, nella casa di famiglia di una delle sorelle della Fraternità. Le sorelle della Fraternità sono impegnate in prima persona nella guida e nella gestione di tale realtà di accoglienza.

Galleria
Qui puoi sfogliare una raccolta delle immagini del luogo

Contatti

Località Pomaio, 1
52100 Arezzo